
Coltivare la menta in vaso è un’attività che riesce anche a chi non ha proprio il pollice verde. Infatti non serve un giardino basta un angolo di balcone o una finestra ben illuminata. La mente è una pianta che si adatta cresce veloce e tende a riprendersi anche dopo momenti di trascuratezza. Un vaso, con un po’ di terra, acqua regolare: non c’è molto altro da fare, ma qualche accorgimento aiuta.
Come iniziare a coltivare la mente in vaso
Il primo passo è sempre lo stesso ossia travasare. Quando si compra una piantina di menta, spesso arriva in un vasetto minuscolo giusto per tenerla in vita. Quindi va messa subito in un contenitore più grande con terriccio universale. Non c’è una misura precisata da seguire. Più spazio c’è più la pianta si espanderà.

La menta ha la particolarità di colonizzare ogni angolo di terra disponibile. Per questo, in orto viene considerata infestante come pianta. Invece, invaso questo problema non sussiste, anzi. Coltivarla in vaso permette di gestire la crescita senza far danni altrove. Basta sapere che si allarga in fretta e quindi bisogna contenerla.
Una delle cose che colpisce è la necessità di acqua di cui ha bisogno. Non basta bagnare ogni tanto. Se si dimentica anche solo per qualche giorno, si affloscia subito. Ma anche in questi casi, sembra spacciata Ma in effetti non lo è. Appassisce in superficie ma mantiene viva le radici. Quindi basta ripetere ad innaffiare e la pianta si risveglia.
Il terreno adatto alla menta
Non a grandi pretese sul terreno vi regola la menta. Non serve creare particolari miscele ma qualsiasi terriccio da giardino andrà bene. Anche se anche sul concime è poco esigente, se proprio si vuole dare una spinta si può usare un po’ di stallatico che è naturale e va bene per molte piante aromatiche.

Se stai pensando di moltiplicarlo, sei tranquillo, è molto semplice. Si può fare per talea, stoloni o in teoria anche da seme. I semi richiedono però più pazienza. Il metodo più pratico è lo stolone, la pianta produce spontaneamente nuove piantine, unite da radici orizzontali. Quando sono abbastanza robuste si separano e si travasano.
C’è da considerare il taglio dello stolone che va fatto con una lama pulita, meglio se disinfettata. Serve precisione, ma non è troppo complicato. Ogni nuova piantina una volta staccata dalla madre, va sistemata nel proprio vaso. L’importante è che abbia un po’ di radici poi da lì partirà da sola trasformandosi in una pianta adulta.
La questione della luce e della potatura
Anche le talee funzionano bene, si taglia un ramo lungo 15-20 cm. Si mette direttamente del terreno umido. Certo, non sempre attecchisce ma molto spesso si. Dopo un paio di settimane si capisce si è appreso, se il fusto resta verde e iniziò a spuntare le foglioline vuol dire che la nuova pianta è partita.

La menta preferisce la luce ma non quella diretta è bruciante. Meglio posso luminoso tipo un davanzale esposto a est o ovest. Al sole forte soprattutto in estate rischia di bruciarsi. E se l’ambiente è secco, conviene vaporizzare un po’ d’acqua ogni tanto anche sulle foglie, specialmente nei giorni più caldi.
Tra l’altro una pianta che ama essere potata e non dobbiamo avere troppa paura di tagliare. Anche se si accorcia tutta, ricresce più forte di prima. Anzi nel caso della menta la potatura la stimola. Le foglie più giovani sono anche le più profumate e quindi raccoglierle non solo non fa male ma aiuta la pianta a produrre di nuovo.
Trucchi per la cura della menta
Un trucco utile è togliere i fiori appena compaiono. La fioritura sottrae energia alla pianta che tende a rallentare nella produzione di foglie. Basterà pizzicare i boccioli con le dita. Si tratta di un’operazione semplice ma che fa davvero la differenza. Meno fiori ci sono, più lamenta si concentra su crescere compatta e produttiva.

La raccolta invece non ha regole precise, si possono prendere le foglie mano mano che servono oppure tagliare interi rametti. L’importante è non spogliare completamente la pianta. È utile anche tenere più basi separati soprattutto se si vuole moltiplicare la pianta per regalarla o tenerla in cucina o in terrazzo. Per evitare che le radici si aggrovigliano, ogni tanto vale la pena dividerle.
In inverno la pianta può rallentare molto, soprattutto se si trova all’esterno. Non è detto che muoia, spesso va semplicemente in riposo. Se fa molto freddo conviene proteggerla a portarla al riparo. Ma in primavera si risveglierà da sola e da quel momento spunteranno i primi germogli dopo mesi di attesa.