Auto vecchia? Arriva la maxi tassa che spaventa tutti: scopri chi rischia di più

Avere un’automobile è un impegno anche economicamente parlando, anche dal semplice punto di vista della proprietà oltre che nella manutenzione. Se il bollo auto mantiene una enorme forma di impatto effettivo anche strutturalmente, se l’auto è vecchia questa forma di imposta diventa ancora più “pesante” secondo una configurazione specifica concepita apposta.

Le auto vecchie pagano di più: perchè?

Il concetto di auto vecchia “penalizzata” è evidente da oramai molti anni, per configurazioni legislative che mirano ad incentivare l’acquisto di mezzi di trasporto come le automobili a basso impatto ambientale ma anche più legati ad una questione di efficienza. Per questo il bollo auto è una imposta “non fissa” quindi è abbastanza complicato calcolarla con precisione.

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Oltre al bollo auto viene anche corrisposta per i veicoli oltre una certa soglia di potenza il tanto discusso in passato, sviluppato ai tempi attraverso uno dei governi Berlusconi, Superbollo che si aggiunge al bollo tradizionale quindi è un supplemento legato proprio alla potenza del veicolo, questo tuttavia tende a calare di prezzo con il passare del tempo.

Entrambe queste forme di imposte servono ovviamente allo stato per finanziare parte delle spese inerenti al contesto automobilistico e motociclistico. Bollo Auto e Superbollo sono entrambe tasse erariali, sono quindi in tutto e per tutto delle tasse che come ogni altre, sviluppano una serie di problematiche anche serie (che possono portare anche alla riscossione forzata) in caso di mancato pagamento.

Auto d’epoca e veicoli storici

In realtà le auto abbastanza vecchie, tali da essere considerate anche “storiche” godono di svariate agevolazioni, se non di esenzioni vere e proprie quindi l’assenza totale del pagamento di Bollo Auto oltre che ovviamente del Superbollo. Per spiegare questo in modo semplice è possibile suddividere i casi di auto vecchia e quella d’epoca.

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Tutte le automobili regolarmente iscritte al PRA che hanno avuto la prima immatricolazione, quindi successiva all’acquisto iniziale, concepito almeno come primo atto di immatricolazione tra i 20 ed i 29 anni prima, viene considerato dimezzato nel costo, quindi scontato al 50 % rispetto al corrispettivo precedente. Una sorta di bollo auto che viene dimezzato in automatico se il veicolo ha una sorta di interesse storico e non viene impiegato per fini professionali.

L’esenzione è invece totale se ha almeno 30 anni dalla prima immatricolazione. Questo impatta dal punto di vista collezionistico, se il veicolo è portato a circolare su strade pubbliche, viene corrisposto al posto del pagamento del Bollo Auto una sorta di tassa di circolazione alternativa, chiamata forfettaria che è però consensualmente non esosa, non superiore ai 25 – 30 euro (dipende dalla regione).

Quanto costa il bollo auto?

Se il veicolo seppur abbastanza “vecchio” non rientra in questi casi, vengono considerati come detto i fattori di potenza del mezzo, espressa in kilowatt. Per comprendere l’importo preciso spesso viene impiegato un sistema di calcolo automatico che misura immediatamente, con il semplice inserimento della targa nel portale ad esempio dell’ACI (raggiungibile anche attraverso l’app ufficiale).

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Vengono tenuti conto valori come la capacità inquinante, dichiarata attraverso la dicitura “Euro”, corrispondente a tutti i veicoli prodotti negli ultimi decenni. Si è partiti da Euro 0, che evidenzia quindi una forma di calcolo ed importo maggiore sul bollo che però viene anche influenzata da parametri regionali, essendo il bollo auto incentrato su questa condizione.

In linea di massima Euro 0 porta una forma di pagamento per singolo kW che va a seconda delle condizioni regionali è tra i 2,8 ed i 3 euro fino al limite di cento kW. Oltre questo limite si applica un sovrapprezzo che porta, nel caso di un veicolo Euro 0, il costo a circa 4,5 euro.

Esenzioni e Superbollo

Dal 2011 è stato sviluppato il Superbollo, la già menzionata tassa aggiuntiva che viene calcolata per i veicoli sufficientemente potenti e quindi anche inquinanti, indifferentemente dall’uso, essendo come per il Bollo tradizionale, una tassa basata sul possesso. Viene calcolata per i veicoli con potenza pari o superiore a 185 kW.

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Vengono calcolati “di base” 20 euro aggiuntivi per ogni Kilowatt oltre i 185, anche se sono anche prese in considerazione delle forme di riduzione corrispondenti alla data di costruzione del mezzo. Già dopo 5 anni di distanza infatti viene ridotta del 60 % poi progressivamente ed in maniera continua ma minore fino a 10 e 15 anni.

Oltre ai veicoli ultratrentennali sono esenti o subiscono grosse riduzioni sul pagamento del Bollo Auto anche le automobili che sono parzialmente o totalmente dotate di alimentazione elettrica, ad esempio le ibride (dipende anche dalle disposizioni regionali).
I titolari di legge 104 non sono sottoposti al pagamento del bollo per auto fino a 2000 cc di potenza.

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