Europa Verde

tratto da:E-gazette

Roma, 19 aprile – Revisione dell’accordo Ue del pacchetto clima-energia “20-20-20” e delle procedure di selezione e sintesi della letteratura scientifica utilizzata dall’Ipcc sul riscaldamento globale. Revisione degli assetti del panel Onu sul clima, con particolare riferimento all’avvicendamento dei vertici, riconducendolo alle origini di “vero organo scientifico dedicato unicamente alla molto complessa problematica dei cambiamenti climatici, sgombrandolo quindi dall’immotivata interferenza di altre discipline”. Sono questi alcuni dei passaggi chiave della mozione “negazionista” approvata con 137 sì, 112 no e 1 astenuto al Senato, presentata dalla maggioranza e dall’Udc sul clima e le politiche ambientali. “L’auspicio è che ci sia una revisione del 20-20-20, come richiesto da più parti – spiega il presidente della commissione Ambiente del Senato, Antonio D’Alì, primo firmatario della mozione. – Già in occasione del recente vertice italo-francese, Berlusconi e Sarkozy hanno inviato una lettera a Barroso per escludere il possibile inasprimento dell’impegno in mancanza di accordi internazionali vincolanti”. “Aver approvato questa mozione – ha concluso D’Alì – è importante per combattere il catastrofismo sui cambiamenti climatici”.
Intanto scoppia la “grana” Rutelli: il leader di Alleanza per l’Italia (Api), infatti, denuncia “l’autogol della maggioranza” che ha bocciato il documento sul clima approvato al G8 dell’Aquila. “Può sembrare incredibile – sottolinea Rutelli – ma la nostra mozione parlamentare, che ha riproposto letteralmente il documento approvato sotto la presidenza di Berlusconi al G8 abruzzese, è stata sconfessata e respinta al Senato dalla maggioranza di centrodestra, in evidente confusione nella sua deriva negazionista sui temi ambientali e del contrasto dell’inquinamento che contribuisce ai mutamenti climatici”. In una nota, il ministero dell’Ambiente ha però detto che la ricostruzione del voto al Senato fatta dal leader dell’Api “non è corretta”.