I Verdi della Lombardia ci saranno sempre e comunque, anche in questo momento di chiusura. Oggi come 75 anni fa stiamo combattendo una guerra di Liberazione da un nemico subdolo e invisibile, ma a differenza di allora oggi viviamo in un paese libero e democratico e siamo più forti.
La Federazione dei Verdi della Lombardia ha collaborato con Roberto Cenci, Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle, al fine della presentazione dell’interpellanza al Presidente di Regione Lombardia ed alle AATTSS. Detta interpellanza è relativa alle determinazioni adottate dall’Amministrazione al fine di fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, con particolare riguardo alle situazioni sollevate da recenti inchieste di stampa concernenti i fatti avvenuti in alcune RSA in Lombardia.
Non possiamo più stare in silenzio e tacere rispetto a ciò che è accaduto e sta accadendo in Lombardia con la strage di vite provocate dall’epidemia Covid19. In questa regione sono concentrati oltre il 56% dei decessi di tutta Italia ad oggi 8.656 su 15.362, con un indice di letalità del 17,6%. Siamo stati in silenzio sino ad oggi perché in un momento delicato per il paese eravamo e siamo chiamati a dare il nostro contributo per uscire dalla crisi.
La necessità urgente di far fronte all’aumento di nuovi
posti letto per la terapia intensiva per malati covid 19 richiede la
possibilità installare strutture polifunzionali agili entro 10 giorni per far
fronte all’onda di piena attesa. Parallelamente dobbiamo tutti impegnarci
fortemente su tutte le misure di contenimento perché la battaglia
ricordiamocelo si vince anzitutto restando a casa.
Pensiamo a grandi strutture polifunzionali modulari
eventualmente recuperabili una volta non più necessarie che non lascino sul
campo inutili scheletri di cemento e le cui attrezzature possono essere
virtuosamente riutilizzate altrove. Utile anche misure di recupero immediato
spazi in strutture sanitarie private e di supporto agli esistenti ospedali
depotenziati.
Le altre proposte finalizzate a perdere tempo o al contrario
a fornire pastura ad investimenti speculativi non ci interessano. Infine per
quanto riguarda il dibattito in corso sul recuperare vecchi ospedali dismessi,
quando questa emergenza finirà, dovrà essere affrontato in un dibattito
pubblico per capire fino in fondo il perchè di certe scelte e dove risiedono le
responsabilità.
Per questo motivo è innegabile che La strategia della
Regione Lombardia per potenziare la sanità pubblica allo scopo di fronteggiare
il COVID-19 oggi suscita più di qualche perplessità.
Una strategia contraddittoria che nel passato, come in gran
parte d’Italia, ha scelto di abbracciare un modello che ha messo il privato
davanti al pubblico.
Allo stesso modo bisognerà affrontare anche la questione del
personale sanitario, a cui oggi giustamente rivolgiamo il nostro ringraziamento
per la dedizione ed il prezioso lavoro che stanno svolgendo, ma che fino a
ieri, non dimentichiamocelo, è stato letteralmente massacrato sul piano
contrattuale in nome di una spending review di cui oggi ne paghiamo le
conseguenze.
Consci della necessità di concentrarsi, nell’immediato,
sull’azione volta a fermare il contagio, ci auguriamo che le istituzioni non
perdano più di vista il futuro affinché il ricatto che contrappone l’economia
alla salute, la borsa alla vita, finisca una volta per tutte. In ogni
territorio, in ogni situazione.
Eccoci di nuovo qua, a parlare dello smog in Lombardia, a dimostrazione del fallimento dell’azione politica che non deve andare di emergenza in emergenza.
Serve un piano strategico, serve continuità di azione, serve condivisione nelle scelte e coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali.
Gli anni passano inesorabili con provvedimenti tampone e anche questo 2020 ha rimesso al centro del dibattito pubblico l’attenzione sull’emergenza smog a Milano e in Lombardia. Dire che siamo alle solite è un eufemismo, ma così è, purtroppo.
Anni e anni in cui si dibatte la questione, le centraline disseminate per le città lombarde e l’intera regione, che impietosamente ogni anno in questo periodo danno la sentenza.
I livelli di inquinanti in atmosfera hanno superato i limiti previsti e per più giorni.
Un carissimo augurio di Buone Feste e per un 2020 di svolta ecologista. Le premesse sono di buon auspicio. Il tesseramento 2019 ha prodotto risultati insperati. E’ evidente che l’attenzione alle politiche ecologiste ed al contrasto ai cambiamenti climatici sta incominciando a fare breccia tra la gente. Per questo, Agire è ora!
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