La regione Lombardia è un vaso di pandora

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Inevitabile che i complessi e innumerevoli intrecci tra politica e malaffare producano ogni giorno delle drammatiche novita’ : una volta aperto il vaso di Pandora lombardo sta dimostrando una catena di raccapriccianti episodi di sospetta corruzione, a partire guarda caso dalla culla del nostro governatore , la Compagnia delle Opere .
La Gdf di Milano ha perquisito gli uffici di Rossano Breno, presidente della Compagnia delle Opere di Bergamo, e del suo vice, Luigi Brambilla, nell’ambito dell’inchiesta sul caso Nicoli Cristiani. I due sono indagati per corruzione.
Il quadro e’ impressionate e delinea i tratti tipici degli affaire della malavita organizzataDalle indagini, emerge il l diretto coinvolgimento degli amministratori della Regione Lombardia affinche’ favorissero ” con atti contrari ai doveri d’ufficio» gli interessi imprenditoriali di Locatelli per l’apertura della discarica in località Cappella Cantone (Cremona).
E i due esponenti della Compagnia delle Opere svolgevano il ruolo di intermediari in Regione per far ottenere una concessione altrimenti negata per legge e comunque pericolosa per la popolazione.
Pericolosissima , visto che l’imprenditore in questione era appena stato condannato per traffico di rifiuti ed è tutt’ora accusato di aver avvelenato il tracciato della costruenda Bre-Be-Mi, seppellendo tonnellate di scorie inquinanti per risparmiare sui costi: un’operazione tipica della malavita organizzata.
Ancora una volta si dimostra come nella catena dei movimenti terra, delle grandi opere , del consumo di suolo e dei rifiuti vive e d ingrassa in Lombardia il crimine piu’ bieco , quello che accumula ricchezze sulla salute delle persone , sviulippando l’unica vera florida economia lombarda , quella criminale.
Si scopre dalla indagine coordinata dalla direzione distrettuale Antimafia di Brescia che durante un’ intercettazione l’ex assessore Nicoli Cristiano aveva iniziato a chiedere la sua tangente da 100 mila euro proprio mentre Formigoni si preparava a siglare la delibera per la discarica dell’amianto.
La delibera fatale (che stranamente nn risulta pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione )con cui la giunta regionale ha dato via libera alla discarica delle mazzette è stata approvata il 20 aprile 2011, come si legge sul frontespizio, “su proposta del presidente Roberto Formigoni”.
Insomma, si è mosso il governatore in persona.
Il pesce lombardo e’ marcio e puzza dalla testa.
Piazza pulita al piu’ presto.

Elisabetta Patelli
Presidente Verdi della Lombardia

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