Inceneritore di Trezzo

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Vigilate gente… vigilate!!


Il presente è già avvelenato, non lasciamo che insieme ai rifiuti brucino anche il nostro futuro!

Grazie all’impegno profuso da sindaci, comitati e associazioni noi non demordiamo!: il prossimo appuntamento è in Regione il 20.04.2011 per un convegno organizzato dall’Assessorato Regionale al Territorio ed Urbanistica (clicca qui per scaricare pdf convegno).

Da Luglio 2009 su spinta dell’associazione WWF Trezzo Le Foppe, che ha promosso dibattiti, manifestazioni, convegni volti alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica e ha interagito con le istituzioni locali e territoriali partecipando ad una serie di incontri in Regione e Provincia, si è costituito un fronte del “No al Raddoppio” determinato a difendere il diritto all’equità della distribuzione delle competenze zonali in materia di RSU e soprattutto a difendere l’aria, il suolo, il paesaggio, ma soprattutto la salute dei cittadini.
Ciò nonostante l’iter di autorizzazione dell’impianto gestito da PRIMA Srl (Gruppo Falck) prosegue senza evidenti intoppi.
Regione e Provincia, più volte invitate a prendere una posizione, sebbene talvolta apparentemente consci della fondatezza delle ragioni dell’Armata del No’, sembrano loro malgrado impossibilitate a prendere una chiara decisione a favore del diritto alla salute dei residenti di Trezzo e comuni limitrofi (v. art. Sole 24Ore 23.03.11)
L’esasperazione dei cittadini è tale da avvertire una totale sfiducia nell’autorevolezza delle Istituzioni e da temere la prevaricazione dell’interesse economico che si cela dietro l’affare del raddoppio dell’Inceneritore di Trezzo.
Bruciare i rifiuti non significa farli sparire come ci insegna Lavoisier con la legge di conservazione della massa: “in una reazione chimica nulla si crea, nulla si distrugge.”
Solo un forte interesse economico può sostenere il contrario.
Quanto si introduce in un inceneritore, esce invariato quanto a massa, ma trasformato chimicamente in sostanze di gran lunga più tossiche rispetto a quelle iniziali e ridotto nella sua parte solida in polveri fini, finissime e ultrafini che hanno un grave impatto sull’organismo.

Esistono sistemi di recupero, riutilizzo, riciclo (si veda ad es. il Centro di riciclo di Vedelago) che, a valle di una raccolta differenziata mirata, riescono a trasformare il rifiuto in una risorsa senza utilizzare processi di lavorazione dannosi per la salute umana.

Il rilascio dell’autorizzazione VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) è alle porte, mancano ancora i pareri di ASL e ARPA, che dovranno giudicare se ci sono impedimenti tecnici al raddoppio, ma entro l’estate dovrebbe essere rilasciata.
A tempo debito l’associazione WWF Trezzo “Le Foppe” ha presentato le osservazioni al SIA (Studio di Impatto Ambientale) ma ad oggi non è ancora pervenuto riscontro da parte delle commissioni competenti.
Così come non vi è stato seguito alle osservazioni presentate dai comuni, sia quelle redatte con la collaborazione dell’Ing. Massimo Cerani (appartenente all’associazione Energ_etica) e nemmeno all’elenco di almeno un centinaio di punti sollevati dal chimico Marco Caldiroli di Medicina Democratica.

L’assessore regionale all’Urbanistica di regione Lombardia, Daniele Bellotti, in un’intervista al Corriere della sera del 3.12.10 sosteneva la necessità di avere in Lombardia ben altri 3 inceneritori per puntare all’autosufficienza regionale e smaltire quel 4% di rifiuti che ancora va in discarica.

A supporto della bontà degli inceneritori è stato enfatizzato uno studio del Leap (Laboratorio energia e Ambiente di Piacenza) consorzio partecipato dal Politecnico, in cui si sostiene che gli inceneritori emettono meno polveri sottili di caminetti, forni e caldaie, auto, diesel… senza
considerare invece le centinaia di sostanze nocive, alcune di queste nemmeno monitorate e i cui effetti ancora sconosciuti agli stessi chimici, che vengono emesse 24 ore su 24 dagli inceneritori con picchi inimmaginabili dopo ogni fase di spegnimento e riavvio.

Per maggiori informazioni riguardo alla vicenda Inceneritore di Trezzo si rimanda all’indirizzo oasi le foppe

Concludendo, vi invito comunque a guardare sempre con occhio critico quanti, nel mondo della politica, della scienza, dell’ingegneria, della medicina, vanno sostenendo la necessità e il basso impatto ambientale degli Inceneritori… : “nei rifiuti c’è ancora tanta vita. L’inceneritore la distrugge, insieme alla nostra”

Miriam Zerbi
10 aprile 2011

Un politico pensa alle prossime elezioni; uno statista pensa alla prossima generazione. Alcide De Gasperi.
Il buon senso c’era, ma stava nascosto per paura del senso comune.
Alessandro Manzoni

“Penso, dunque sono..”
Cartesio

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E’ appena giunta la notizia che il 28 Aprile si terrà il tavolo istituzionale tra Provincia, Regione e comuni, chiesto dai sindaci circa un anno fa.
Inoltre siamo stati informati che la Provincia il 14 aprile adotterà un atto amministrativo nel quale chiede alla Regione una moratoria delle autorizzazioni in corso, in attesa del nuovo Piano provinciale rifiuti.
Speriamo che la nostra determinazione inizi a portare frutti!

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