|
|
A dimostrazione di quanto in Lombardia l’ombra della malavita organizzata si stenda sugli appalti pubblici e sulle grandi infrastrutture ,dopo l’appalto assegnato da Metropolitana Milanese per la pulitura dell’area di Rho-Pero dove si svolgerà Expo 2015, anche la gara che ha assegnato i lavori della piastra dell’Esposizione universale del 2015 è sotto inchiesta da parte della magistratura. in particolare sono indagati il direttore generale di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni, ritenuto molto vicino a Formigoni, il responsabile dell’Ufficio Gare Pier Paolo Perez, l’avvocatessa Carmen Leo Infrastrutture Lombarde – controllata dalla Regione – che ha assegnato i lavori per la realizzazione della piastra – l’ossatura su cui verrà creata la piattaforma Expo fatta di allacciamenti, canali, viabilità e reti di comunicazione – all’Associazione temporanea d’imprese guidata dalla società per azioni ‘Ing. E. Mantovani’.
Il valore dei lavori stimato in circa 270 milioni di euro, e’ stato aggiudicato alla cordata vincente – tra nove offerte – con un ribasso pari al 41 per cento.Il sospetto e’ che il bando sia stato cucito su misura .
Queste vicende unitamente all’arresto Zambetti e al coinvolgimento di altri colleghi disegnano un quadro politico regionale allucinante.Zambetti è il quinto assessore delle varie giunte di Formigoni a essere arrestato, dopo Guido Bombarda (Formazione professionale), Piergianni Prosperini (Turismo), Franco Nicoli Cristiani (Ambiente, Commercio) e Massimo Ponzoni (Protezione civile, Ambiente). E in questo momento è anche il tredicesimo consigliere regionale dell’attuale assemblea (su 80) a finire sotto inchiesta.
Nuovi inquietanti risvolti e nuovi coinvolgimentisono attesi dalla’apertura delle indagini sulla piastra EXPO.
Formigoni la smetta di arrampicarsi sugli specchi,dia le dimissioni subito e consenta in Lombardia il necessario trapianto totale di classe politica e il ripristino della legalita’
Elisabetta Patelli
Presidente Verdi della Lombardia