Siamo alle solite!
L’inefficienza del sistema lombardo lo avevamo già visto ai tempi di Gallera ed oggi nulla è cambiato. Si va da una inefficienza all’altra ed il sistema non cambia.
Ora tocca al sistema di vaccinazione in salsa lombarda.
Nei giorni scorsi avevamo denunciato la mancanza di organizzazione del piano vaccinale. Infatti Il problema nei ritardi delle vaccinazioni nella nostra regione non dipendeva solo dalla riduzione delle forniture, ma in primis dalla carenza di personale vaccinatore e di luoghi dove effettuarle.
Oggi invece assistiamo ad un fenomeno ancora più paradossale.
Ci sono le dosi, ci sono i vaccinatori ma mancano i
vaccinandi.
A Cremona, a Como, a Monza e Varese ma anche in altre realtà della regione per
le falle, non nuove tra l’altro, sul sistema gestionale di Aria, la società di Regione Lombardia che gestisce le
prenotazioni della campagna vaccinale, molti operatori sanitari si sono trovati
senza le persone da vaccinare.
Così mentre a causa della sospensione del vaccino Astrazeneca si è rallentato il sistema di vaccinazione, in Lombardia ci aggiungiamo l’inefficienza di ARIA (la società incaricata di gestire le vaccinazioni) con il rischio di buttare via tantissime dosi di vaccino anti Covid.
Come Verdi Lombardia siamo stufi di assistere a questa cronica e grave inefficienza e non è nemmeno giustificabile la reazione del vicepresidente della Regione Lombardia con delega alla Sanità Letizia Moratti: “L’inadeguatezza di Aria incapace di gestire le prenotazioni in modo decente rallenta lo sforzo comune per vaccinare. È inaccettabile! Grazie agli operatori che si prodigano vaccinando cmq 30mila persone al giorno e grazie ai cittadini lombardi per la pazienza”.
Imbarazzante tutto questo e la responsabilità è tutta ascrivibile a regione Lombardia, anche in ragione del fatto che non più di una settimana fa Bertolaso chiedeva scusa per una vicenda specularmente opposta successa al centro vaccinale di Niguarda, con 900 anziani invitati a vaccinarsi mentre le dosi disponibili erano solo 600.
Le scene degli hub vaccinali di Cremona, Como, Monza e Varese praticamente deserti sono imbarazzanti e preoccupanti, soprattutto quando poi si tratta di persone anziane, quei cittadini fragili a cui bisogna prestare la massima attenzione.
In questo caso possiamo proprio dirlo, la pezza è peggio del buco e le affermazioni di Salvini che con fare muscoloso annuncia. “chi ha sbagliato deve pagare!”, ci auguriamo che vengano prese in parola a cominciare dal presidente Fontana e dalla sua giunta.
Aldo Guastafierro e Crisina Ganini
Co-portavoce regionali Verdi Lombardia